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Intervista a Salma Hayek 
interprete e produttrice di 

 

 

Frida

  di Maria & Antonio De Falco

A leggere i vari resoconti dell’Human Development Report (ONU) dal 1997 in poi, la condizione femminile anziché migliorare, è peggiorata di gran lunga in qualsiasi parte del mondo. 
Ogni giorno vengono bruciate cinque donne, in onore della tradizione induista che vuole le vedove vittime consenzienti (sic!) per amore del marito, mentre sono 10.000 le ragazze vendute nel Nepal per “allietare” i compagni e ogni 5 secondi una donna viene picchiata negli Stati Uniti, contro il 13% di quelle che subiscono le violenze domestiche in Spagna. E se passiamo alla politica e al lavoro le cose non cambiano in meglio. Infatti, solo nove sono i Capi di Stato nel mondo, mentre appena  14 % insegna nelle università italiane ed  esiste almeno una disparità di retribuzione a parità di lavoro (il 27/%). L’Italia, poi,  è il paese più sessista all’interno del Parlamento europeo (Cfr. La Stampa, 29 novembre 2002). 
Secondo il World’s Women 2000, è innegabile che il maschilismo, sebbene non si possano negare i successi raggiunti dalle donne nell’universo normativo, invade tuttora ogni ambito della vita associata.
Industrie, ospedali, giornali, università sono ancora saldamente nelle mani dei maschi e niente fa prevedere che le cose cambieranno in meglio in futuro.
Noi occidentali, così fiere, così libere, così “o mi accetti così o niente”, dovremmo porre più attenzione a quanto avviene attorno a noi. E neanche consolarci per la bella favola che Platone racconta nel Simposio e che cioè la donna e l’uomo che prima costituivano una sfera, pur avendo due schiene, quattro braccia, quattro gambe.. erano un’unità, spezzatosi per essersi ribellata a Zeus che la divise inesorabilmente in due ( ma questa è una storia che conosciamo in altre versioni: biblica, islamica…).
La fatica di ieri, di oggi e di domani è: come ricongiungere le due metà divise e disperate se l’amore non le salda più insieme?
 
Ecco che il cinema, ogni tanto, offre delle pagine speciali su donne che, pianissimo, stanno cambiando la storia. 
Una di queste, con i suoi limiti e le sue molte trasgressioni, è stata la pittrice messicana , Frida Kahlo, diventata un cult da qualche anno, un vero idolo che ha tantissimi Siti in Internet, senza contare che i suoi quadri vanno su a suon di dollari, con cifre da capogiro.

Alla 59.ma Mostra di Venezia, n’è stata presentata una sua intrigante ed appassionante storia, interpretata mirabilmente dalla piccolissima, sensuale, bellissima Salma Hayek, fieramente messicana come lei e  che abbiamo avuto la fortuna di intervistare.

Simpaticissima, minuta, molto carina, proprio una venere tascabile (poco più di un metro e mezzo), non ha nulla o quasi della statuaria vampirona che seduce Quentin Tarantino con una danza di morte in Dal tramonto all'alba.

Salma Hayek  che in Messico ha battuto la popolarità di Veronica Castro come una diva delle soap operas e a Hollywood tante attrici più celebri di lei( Jennifer Lopez, per esempio), nell’accaparrarsi il ruolo della pittrice messicana Frida, è anche una ragazza spigliata, intelligente, estroversa. Proprio da amare.

Lei ha dovuto lottare non poco per avere il copione di Frida. Come mai tanto interesse per una pittrice che pochissimi conoscono in Europa?

"Mi sono innamorata di Frida all'età di 14 anni; la sua storia mostra i messicani ed il Messico stesso in un modo diverso ed in un periodo dove era il centro dell'attività culturale mondiale. Il Messico era parte di qualcosa di più grande, poichè i fuoriusciti intellettuali arrivavano  tutti li. Il personaggio di Frida, in questo contesto, era libero e viveva la sua vita intensamente".

Ci racconta qualcosa di particolare di questa pittrice?

"Frida Kahlo è nata a Coyoacán (Città del Messico), il 6 luglio 1907 ed è morta il 13 luglio 1954, a 47 anni. Nata con la rivoluzione, questa straordinaria donna,  riflette l'evento fondamentale del Messico del XX secolo. Lo riflette nelle sue immagini di distruzione, sofferenza, mutilazione, perdita, ma anche nelle immagini di irriverente allegria, che domina la sua vita sofferta.  Colpita dalla polio a sette anni, non perde mai il coraggio di vivere e amare. Nel 1925, in un incidente del tram su cui viaggia, un corrimano la penetra dalla schiena al pube. Il suo corpo ne esce straziato: fratture alla spina dorsale, alla clavicola, alle costole, al bacino, alla gamba, un piede maciullato, una spalla slogata per sempre".

Infatti, la sua pittura è qualcosa che mette brividi…

"Andrè Breton descrisse la sua arte come "Una bomba coi nastrini", un'arte che si è nutrita del suo dolore, del suo corpo, che ha saputo convocare un universo intero dai frammenti di se stessa e dalle tradizioni della sua cultura. Frida Kahlo traduce il dolore in arte, il proprio dolore e quello di un secolo altrettanto lacerato dalle sofferenze. Si fa sistemare uno specchio al di sopra del letto e dipinge se stessa, così, da sdraiata".

Frida era felice o cercava di interpretare una persona felice?

"Le persone sempre felici esistono solo nelle fiabe. Ogni persona ha momenti di felicità ed altri di sconforto. Io ho cercato di coglierne l'essenza, soprattutto nel suo lato passionale. Lei considerava Diego Rivera, pittore anche lui, con cui ebbe un amore assoluto e impossibile, il suo bambino “nato ogni momento, ogni giorno da me stessa". L'elefante e la colomba (così scherzosamente chiamavano Diego e Frida) si sposano nel 1929, dieci anni dopo si separano e nel '41 si riuniscono. Frida è la moglie di un genio, il terzo occhio che dipinge al centro della sua fronte in un autoritratto commovente. Nel 1944 il suo declino fisico ha un'accelerazione, e lei comincia a scrivere un diario, che terrà fino alla morte. Questo è il suo ultimo scritto: "Grazie ai dottori / Farill - Glusker - Párres / e al Dr Enrique Palomera / Sanchez Palomera. / Grazie alle infermiere / ai portantini e alle / cameriere e agli inservienti / Grazie al Dr Vargas / a Navarro al Dr Polo/ e alla mia forza di volontà. / Aspetto felice / la partenza - e spero / di non tornare mai più. Frida( Cfr. Il diario di Frida Kahlo, Autoritratto intimo, Leonardo 1995)".

Frida Kahlo è una pittrice che oggi ha tanti ammiratori in tutto il mondo. Perché è stato così difficile produrre questo film?

"Perché il film che volevo realizzare era la biografia in costume di una donna pelosa, bisessuale, comunista, fumatrice, bevitrice  e messicana. Le pare che con elementi simili  che avrebbero messo a disagio chiunque, la maggior parte dei produttori si sarebbero lanciati subito nel fare il film? Per fortuna, ci siamo rivolti alla Miramax che ha accettato di dividere con noi i rischi. Personalmente, poi, non amo le biografie. Così Frida è una pellicola sull’amore e la resistenza di fronte alle avversità".

Perché lei nutre questa passione per Frida Kahlo?

"Il giorno più bello della mia vita è stato quando sono iniziate le riprese. E' la storia della mia gente: dei messicani e del Messico così come non sono mai stati rappresentati prima al cinema. Era questo il motivo principale. Mostrare quanto mi sentissi orgogliosa del mio popolo. L'epoca di Frida ha visto il Messico pieno di politici e artisti fuoriusciti dai loro paesi. E' stato un momento di transizione difficile per il mondo e il Messico aveva il suo ruolo da protagonista come meta di tanti intellettuali. Volevo mostrare tutto questo al mondo. Frida è sempre stata un'ispirazione ed è una donna che rimane ancora avanti nel nostro tempo. Era criticata per tutto, e se ne infischiava. Aveva una personalità meravigliosa ed indipendente che le faceva affrontare tutto e tutti con grinta e intelligenza. Credo che Frida rappresenti molto bene le donne di ogg"i.

la scheda di SALMA HAYEK 

NOME: Salma Hayek
ALL'ANAGRAFE: Salma Hayek-Jimenez
DATA DI NASCITA: 2/09/1966
SEGNO ZODIACALE: Vergine
LUOGO DI NASCITA: Coatzacoalcos, Veracruz, Mexico
PROFESSIONE: Attrice, Produttrice.

Considerata la migliore attrice messicana dai tempi di Dolores Del Rio, Salma Hayek nasce nel settembre del '66 in Messico da padre libanese e madre messicana.
Inizia la sua carriera di attrice lavorando in alcune soap del suo paese. Considerata la vicinanza del Messico a Los Angeles, decide di spostarsi ad Hollywood, dove le cose sono particolarmente difficili, anche per la scarsa conoscenza della lingua. Ben determinata a raggiungere il successo, studia sia l’inglese che recitazione, pronta per qualsiasi occasione che infatti  le arriva nel '95 grazie a Robert Rodriguez con il suo Desperado, accanto ad una star affermata come Antonio Banderas.
Salma colpisce subito, non solo per la sua bravura ma anche per il sex appeal del suo  fisico, tanto da far impazzire il pubblico nel successivo film di Rodriguez Dal tramonto all'alba nei panni (pochi) della ballerina del locale messo a ferro e fuoco dai vampiri.
Successivamente ha interpretato Mela e Tequila con Matthew Perry, Breaking - Up con il gladiatore Russell Crowe, Studio 54, The Faculty,  e Nessuno scrive al colonnello (in Messico).
Tra gli ultimi film ricordiamo Wild wild west, "Dogma" (mai arrivato causa censura in Italia), Timecode di Mike Figgis, e Frida Kahlo di Julie Taymor con accanto il suo compagno Edward Norton, Antonio Banderas, Ashley Judd e Geoffrey Rush.

 

Frida