Dicono di lui
di Emanuele Lombardini
Monsignor Gualdrini lascia la guida della diocesi e dopo 16 anni di ministero episcopale: sulla sua scia al vita della comunità diocesana ha proceduto con passo spedito, arricchendosi lungo il cammino di storie ed esperienze in qualche cosa uniche, comunque sempre significative di come la sua linea pastorale sia stata orientata nel senso di una "Chiesa in cammino", di una chiesa che ha sempre cercato la vitalità e l'originalità dei suoi movimenti come veicolo di Fede.
Oggi che monsignor Gualdrini ha passato la mano, i tanti "pezzi" della sua diocesi gli rendono testimonianza.
Maria Rosaria Petrongari, segretaria del consiglio pastorale diocesano apre la rassegna:
"Credo che di monsignor Gualdrini si debba sottolineare l'amore quasi viscerale per la sua diocesi: lui ha sempre voluto essere il pastore di tutti ed essere presente sempre, senza compiere nessun tipo di scelta. Poi vorrei indicare la pazienza, la sua pazienza, con la quale è riuscito a dirimere le tensioni, anche le più dure; e poi l'apertura al futuro, la curiosità culturale, l'ottimismo".
Don Giovanni Zanellato, direttore del Centro Missionario Diocesano:
"La sua pastorale è stata di una ricchezza straordinaria: noi avevamo paura che non essendo mai stato parroco non sapesse immedesimarsi nei bisogni della popolazione, invece ci ha smentito. Inoltre, mettendo in piedi il gemellaggio con la parrocchia di Ntambwe, ha fatto crescere ed alimentare lo spirito missionario della diocesi".
Don Salvatore Ferdinandi, direttore della Caritas diocesana:
"Ringrazio veramente monsignor Gualdrini perché ha sempre sostenuto i nostri progetti, compresi quelli più difficili, dove bisognava costruire da zero, come i centri di Prima Accoglienza ed il Centro di Ascolto Cittadino.
I rappresentanti del Centro Italiano Femminile di Terni puntano invece sulla figura della donna:
“Monsignor Gualdrini l'ha spesso valorizzato, in tutti gli aspetti, ma soprattutto in quelli fondamentali come la maternità, la società civile e la donna consacrata. Come CIF non scorderemo il suo incoraggiamento "Sorelle, coraggio" che ci ha dato la forza di proseguire nel nostro lavoro anche nei momenti più difficili".
Giovanni Bottegal, vice presidente diocesano dell'Azione Cattolica:
"L'Azione Cattolica si immerge pienamente nella vita della Chiesa, ed il Vescovo ne è il referente diocesano. Nel corso di questi anni è cresciuto il senso di appartenenza all'Azione Cattolica perché aveva un padre, una guida riconosciuta e dichiarata. Noi abbiamo chiesto molto al Monsignor Gualdrini: lui ha sempre saputo rispondere".