Il Vescovo e "Adesso"
di Ciro Miele
Quando arrivai a Terni una delle cose che mi fece trovare subito in sintonia con monsignor Gualdrini fu il sogno di fondare un giornale.
In verità il suo era un sogno che aveva riposto ormai nel cassetto, seppure la sua caparbietà in altre occasioni aveva avuto ragione sui calcolatori esasperati. Questo del giornale, invece, dopo tanti tentativi (conservo ancora la cartella che il vescovo mi consegnò con tutti gli appunti, gli schizzi, alcune idee grafiche, frutto di innumerevoli riunioni) sembrava aver dato ragione a coloro che ritenevano uno spreco di soldi ed energie (sic!) dare alla diocesi e a questo territorio una voce equilibrata e una corretta informazione.
E fu così che egli condivise questa mia utopia di mettere sù senza nessun mezzo economico, un giornale di ispirazione cristiana e assicurandomi però tutto il sostegno morale per un iniziativa certamente più grande di me.
Nacque dunque “NEMEDIA Nuova Editoriale Media” la cooperativa che avrebbe poi editato
Adesso, che tra un paio di mesi compirà il suo primo compleanno.
Non dimentico i continui incoraggiamenti ad andare avanti nonostante l’ostracismo di alcuni e l’indifferenza di altri; gli aiuti economici a titolo personale senza pesare affatto sulla diocesi; non dimentico i suggerimenti che ogni tanto mi arrivano appuntati su fogli di carta che mirano a fare di Adesso il giornale per i tempi moderni.
Quello di avere un giornale è un fatto di non poco conto vista la chance che i mezzi di comunicazione di massa hanno per l'annuncio del vangelo. E questo monsignor Gualdrini lo ha capito.
da Adesso n. 15 - marzo 2000