La preghiera del "Due"

di Francesco Sebastiani

 
“Il male oggi nel mondo succede perché ci sono non credenti”.

Questo dice la Madonna a Medjugorje con poche parole semplici in uno dei tanti messaggi (semplici)  che porge a tutti noi attraverso i veggenti.

Per Lei i non credenti sono “quelli che non conoscono ancora l’amore di Dio” ma viene da chiederci  se davvero c’era bisogno di questo messaggio, e che cosa può cambiare nelle anime conoscere queste parole. In verità se noi riuscissimo ad ascoltare la sua voce ci verrebbe da piangere così tanto che non avremmo più dubbi sul fatto che nessuno di noi è sano.

“I non credenti captano tutti i mali dell’umanità” dice Mirjana (una veggente) e la maggior parte sono giovani (aggiungiamo noi). La Madonna soffre per queste anime che vagano senza arrivare mai da nessuna parte, soffre e piange per i suoi figli che non vede tornare. Chiede a noi di pregare per loro, un piccolo aiuto fatto di preghiere a Dio, al Padre.

“La Madonna ci chiede di mettere i non credenti al primo posto e dal 1987 viene ogni mese, il giorno due, a pregare per me, per loro” continua Mirjana. “Il cielo si è aperto, lo possiamo vivere tutti i giorni nella preghiera poiché questo è un momento di grandi grazie e nelle nostre intenzioni dobbiamo mettere i non credenti perché un giorno, il più presto possibile, avvenga in loro la conversione”.

Il due ha un significato particolare e lo avrà ancor di più per quando Medjugorje non vedrà più la sua Gospa. Oggi, ogni due del mese, in tante località sparse per il mondo si svolgono veglie di preghiera per queste anime ed ognuna di loro è chiamata da Maria ad “arrendersi” a Dio, a non creare idoli da venerare ma ad abbandonarsi totalmente per godere dei frutti dell’amore del Signore.

Sembra assurdo ma il piccolo sacrificio di mettersi a pregare proprio nel momento in cui siamo più lontani da Dio è ben ricompensato.

A Terni la veglia si svolge a San Valentino. Il gruppo di preghiera Regina della Pace è soprattutto padre Paolo si sono impegnati nell’intraprendere e portare avanti questa strada. Il cammino è lungo, forse infinito, ma qualche frutto c’è già stato e ciò infonde coraggio e forza di volontà, in una parola, Fede.

Il potere di Maria è grande, lo si legge nel sorriso di Vicka, nell’allegria di Jakov, nei tanti piccoli grandi miracoli che avvengono ogni giorno. Per vederli, per volerli, dovremmo ridurci all’essenziale, alla voglia che abbiamo di vedere le cose cambiare. E’ impossibile descrivere quanto vale per Maria una sola anima, bisognerebbe leggere la parabola del figliol prodigo migliaia di volte o forse soltanto vivere come Lei.

Una donna che grida nel deserto da un oasi di Pace in mezzo alla guerra. Questo era e questo continua ad essere la Gospa di Medjugorije che come Giovanni il Battista chiama a sé le anime perché sappiamo che l’onnipotenza può appartenere all’uomo soltanto attraverso Dio.

Chi ha ascoltato e risposto a questa chiamata ha imparato a pregare e a sorridere e tutte le volte che qualcuno si è convertito qualcun altro, lassù, ha pianto di gioia.

(dal n.12 di Adesso - dicembre 1999)