RIUNIONE DI MONACO: GREENPEACE
CHIEDE AI GOVERNI IMPEGNI CONCRETI PER
L'ELIMINAZIONE DELL'INQUINAMENTO DAL MEDITERRANEO
Roma 14 novembre 2001-Le delegazioni
governative sono arrivate questa
mattina a Monaco in occasione dell'apertura dei lavori della
convenzione di
Barcellona che riunisce i 20 paesi che si affacciano sul
Mediterraneo.
La riunione che si chiudera' sabato prossimo vertera' sull'adozione
del
protocollo focalizzato all'eliminazione dell'inquinamento del
Mediterraneo
da fonti terrestri.
Il fallimento di queste misure si ripercuoterebbe molto
negativamente non
solo sull'ambiente del bacino ma anche sulla salute dei suoi
abitanti.
All'ingresso della riunione nove bambini, organizzati da Greenpeace,
hanno
consegnato nelle mani dei deputati delle penne che riportavano la
scritta:
"Salva il Mediterraneo firma la Convenzione di
Barcellona". Dietro di loro
un grande striscione di 75 metri dipinto da bambini di Italia,
Spagna,
Francia, Israele, Turchia, Libano e Malta. Insieme a loro tre
rappresentanti
di comunita' mediterranee come testimoni diretti degli effetti della
contaminazione industriale in Israele, Libano e Turchia.
"Questa riunione decidera' del diritto dei cittadini del
Mediterraneo di
vivere in un ambiente non contaminato. Molti governi della regione
hanno
fatto grandi dichiarazioni su questo fondamentale argomento senza
che ad
esse sia seguito alcun concreto passo per garantire la salvaguardia
dei
cittadini. Le parole da sole non bastano", ha dichiarato
Vittoria Polidori
responsabile della Campagna inquinamento di Greenpeace.
Greenpeace chiede alle delegazioni presenti di ratificare la
convenzione di
Barcellona e i relativi protocolli affinché vengano recepiti anche
all'interno delle legislazioni nazionali per arrivare ad una
progressiva
eliminazione dell'inquinamento dal Mediterraneo, uno dei mari piu'
in crisi
al mondo da questo punto di vista.
Jeries Dania, uno dei testimoni portati da Greenpeace, e' un
pescatore che
lavora in uno dei fiumi piu' inquinati di Israele, il Kishon. Ha
dichiarato:
"Sono stato un pescatore per 30 anni, ma non avrei mai
immaginato di perdere
i miei occhi, le mascelle superiori e altre parti del mio volto
pescando nel
Kishon. Molti altri dei miei colleghi pescatori hanno condiviso con
me lo
stesso destino. Il nostro cancro e' causato da una miscela chimica
scaricata
nel Kishon, giorno dopo giorno dalle fabbriche che in tutti questi
anni
hanno accumulato miliardi e miliardi di dollari".
Le gravi preoccupazioni che riguardano gli impatti dell'inquinamento
industriale sulla salute pubblica e sull'ambiente, hanno
spinto Greenpeace
a esortare i governi a stilare dei veri e propri inventari
delle sostanze
tossiche e informare i cittadini su quali veleni e in quali
quantita'
vengono rilasciate nelle aree in cui vivono; questo potrebbe essere
un primo
passo verso la loro eliminazione.
Durante l'incontro le delegazioni governative dovranno adottare il
"Documento Operativo per implementare il Piano Strategico
d'Azione" (PAS).
Il sito Web di Greenpeace sulla Convenzione:
www.greenpeace.it/barcon
Per ulterioi informazioni: Vittoria Polidori 348/3988919
ufficio stampa, tel. 06/57299903
Sono disponibili immagini video.
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Fonte: Greenpeace
http://www.greenpeace.it