<<<- salva o stampa il file, leggerai con più comodo

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

________________________________________________________________

/// 

 APPELLO A CIAMPI 

Non vendiamo armi alla Cina

La rivista Adesso promuove un appello al Presidente della Repubblica per invitarlo a rivedere la sua posizione sulla vendita di armi alla Cina. Qualche tempo fa il presidente Ciampi si è dichiarato favorevole alla revoca dell'embargo sulla vendita di armi alla Cina.

Il divieto di vendere armi al paese comunista era stato decretato dagli Usa e dall'Unione Europea nel 1989 all'indomani della strage di Piazza Tien An Men a Pechino, in cui l'esercito cinese uccise un numero imprecisato di studenti (da 500 a 2500 e oltre 9000 feriti) che chiedevano maggiore democrazia.

 Come dimostrano i rapporti annuali di Amnesty International, la Cina non garantisce affatto i diritti umani, è al primo posto per numero di condanne a morte nel mondo, occupa illegalmente da 50 anni il territorio del Tibet e non garantisce la libertà di espressione e la libertà religiosa.

Per tutti questi motivi non ci sembra giusto vendere armi alla Cina e vorremmo che il presidente Ciampi tornasse sulla sua decisione.

Vorremmo anche che si sviluppasse un dibattito su questo tema, visto che a quanto pare sia i partiti politici, sia i media fino ad ora hanno accettato in silenzio la posizione di Ciampi e del Governo italiano.

Chiunque fosse d'accordo col nostro appello può sottoscriverlo e spedirlo a Ciampi gratuitamente (le lettere al Presidente della Repubblica non si affrancano) all'indirizzo:

On. Carlo Azelio Ciampi Palazzo del Quirinale - 00187 Roma
oppure spedirlo via mail, indicando i propri dati, a :

scarica il testo dell'appello