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E GRAZIE AL CODICE DA VINCI GLI INTEGRALISTI SCOPRIRONO IL BOICOTTAGGIO

di Arnaldo Casali

Dove non riuscirono i bambini morti per malnutrizione o schiavizzati nel Terzo Mondo, riuscirono le accuse all’Opus Dei e il presunto matrimonio di Gesù con la Maddalena. Grazie al Codice Da Vinci, infatti, anche gli integralisti cattolici hanno scoperto l’arma del boicottaggio contro le multinazionali.

Il portale Fattisentire.net ha lanciato una campagna di boicottaggio contro la Sony, produttrice del film di Ron Howard, e contro l’acqua minerale Sant’Anna, che ha promosso un concorso legato al lancio del kolossal hollywoodiano, utilizzando gli stessi metodi di pressione sulle società che da anni vengono utilizzati dai promotori del consumo critico contro le multinazionali che operano in paradisi fiscali, sfruttano i lavoratori o inquinano pesantemente l’ambiente.

Il boicottaggio è l’astensione organizzata dall’acquisto di uno o più prodotti di un’impresa allo scopo di indurre il produttore ad abbandonare le pratiche inopportune. Tra le multinazionali attualmente sotto boicottaggio ci sono McDonald’s (sfruttamento dei dipendenti, inquinamento, maltrattamento agli animali, politica pubblicitaria), Philip Morris-Kraft (uso di Ogm, finanziamento di politici e scienziati che ostacolano la lotta al fumo), Chiquita (coinvolgimento in colpi di stato, inquinamento, repressione di attività sindacali), Coca Cola (collaborazione con regimi dittatoriali, uso di pesticidi e sostanze tossiche, sfruttamento di lavoro infantile in Paksitan e India, discriminazioni razziali e atteggiamenti antisindacali) Esso (si batte contro il protocollo di Kyoto e sostiene la guerra in Iraq).

Il caso più celebre è quello della Nestlé, che contravvenendo alle disposizioni Fao, continua a promuovere il latte in polvere in paesi del terzo mondo rendendosi responsabile della morte per malnutrizione di migliaia di bambini.

Negli anni l’arma nonviolenta del boicottaggio ha dimostrato la sua efficacia: molti boicottaggi hanno infatti portato le società a cambiare alcuni comportamenti in una via più etica. Tra i più celebri quello del 1995 contro la Shell per protestare contro l’affondamento di una piattaforma petrolifera nell’oceano, quando bastarono quattro mesi per costringere l’azienda a fare marcia indietro. Anche un altro celebre boicottaggio, quello contro la Del Monte, ha avuto successo. Risultati clamorosi hanno poi avuto le campagne di boicottaggio nei confronti delle Banche Armate: dall’inizio della campagna promossa nel 2000 da Pax Christi, Nigrizia e  Missione Oggi molti gruppi bancari (tra cui Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e Banca Intesa) hanno cessato la fornitura dei propri servizi al commercio di armi italiane.

Anche i numeri sono incoraggianti: dal 2002 al 2003 la percentuale di italiani che hanno aderito a qualche forma di boicottaggio per motivi etici è passata dal 21 al 31%.

Fattisentire.net - portale per una valutazione etica della politica  è nato nel 2004 su modello di un analogo sito spagnolo, con l’intento di promuovere azioni di lobbing e influire sull’azione di “coloro che prendono le decisioni per noi” facendo sentire la propria voce ad aziende, politici, giornali.

Fino ad oggi Fattisentire non ha aderito a  nessuna delle campagne di boicottaggio sopra citate, ma ne ha promosse di nuove: ad esempio contro le ditte farmaceutiche Norlevo e Angelini, produttrici della “Pillola del giorno dopo” e contro Famiglia Cristiana,  “un periodico, da scartare come cristiano e da estromettere dalle chiese”, resosi colpevole di una “mirata condivisione dei temi cari alla sinistra”.

Contro il Codice Da Vinci il portale ha lanciato una vera e propria crociata sposando la tesi del complotto anticattolico e promuovendo prima il boicottaggio contro l’acqua Sant’Anna, poi, visto il successo ottenuto (l’azienda ha rinunciato all’iniziativa promozionale) contro tutti i prodotti della Sony, a cominciare da videoregistratori e fotocamere, sotto lo slogan “Non finanziamoli andando a vedere questo film spazzatura”.

Ad illuminarci su cosa intende per etica questo gruppo di cattolici è il sondaggio effettuato tra i propri utenti, sulle priorità dell’etica sociale.

Al primo posto, con il 27% dei voti risulta l’aborto. Al secondo la tutela della famiglia (24%); seguono tutela degli embrioni (10,19%), lotta al terrorismo e alla violenza (9,92%), tutela del matrimonio tra persone di sesso diverso (9.64%), tutela della libertà religiosa (6,89%), tutela del matrimonio come sacramento indissolubile (4,96), tutela delle scuole libere (4,13%). Bisogna scendere fino al 3,99% per trovare la lotta “al socialismo e al capitalismo rigido”, la lotta all’eutanasia (3,72 %), la lotta alla droga e alla prostituzione (2,48%) e la tutela sociale dei minori (2,34%). Da notare come tra le opzioni offerte dal sondaggio non figurino affatto l’opposizione alla guerra né la lotta contro le ingiustizie sociali.

www.fattisentire.net

www.altreconomia.it

 

 

 

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