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PER IL DIALOGO TRA LE RELIGIONI, PER LA CONVIVIALITA' DELLE DIFFERENZE di Brunetto Salvarani [Brunetto Salvarani, infaticabile costruttore di pace, e' il promotore
dell'appello al dialogo
cristianoislamico su cui da qualche tempo si stanno
raccogliendo adesioni.
Per contatti: b.salvarani@carpi.nettuno.it]
Care amiche, cari amici,
"or volge l'anno", e credo sia
opportuno rifarmi vivo con voi non solo per
gli auguri - il meno possibile rituali - e
per condividere la speranza
concreta di azioni di pace e di
fraternita' (come la marcia di Pax Christi
da Locri a Gerace, con la quale mi sento
idealmente collegato, pur a
svariate centinaia di chilometri di
distanza), ma per fare brevemente il
punto sul nostro appello ecumenico.
In primo luogo, vi invito a visitare il
"nostro" sito www.ildialogo.org
se
per caso non l'aveste fatto di recente. Vi
potrete trovare una gran mole di
materiali, insieme all'aggiornamento delle
firme ricevute, che sono ormai
davvero tante.
In secondo luogo, sono felice di potervi
dire che abbiamo ricevuto la prima
risposta delle tre che avevamo sollecitato
ai responsabili delle chiese
cristiane in Italia, quella di mons.
Giuseppe Chiaretti, presidente della
Commissione CEI per l'ecumenismo e il
dialogo. E' una risposta di sicura
condivisione, che vi allego integralmente.
Non ho ancora ricevuto nulla da
Long e Zervos, anche se devo dire che
potrebbe trattarsi di un problema
postale: in ogni caso, attendiamo
fiduciosi.
In terzo luogo, mi permetto di ricordarvi
che i prossimi eventi che si
susseguiranno in gennaio, che saranno
molti e potenzialmente molto
importanti (dal 17 gennaio, tredicesima
giornata nazionale "per
l'approfondimento e lo sviluppo del
dialogo religioso ebraico-cristiano", al
18-25 gennaio, tradizionale settimana
ecumenica di preghiera per l'unita'
dei cristiani, al 24 gennaio, col nuovo
incontro dei leader delle religioni
ad Assisi) potranno costituire delle
occasioni di rilancio e ulteriore
diffusione del nostro appello. Al di la'
della firma diretta, ritengo non
senza significato che venga il piu'
possibile resa nota la volonta' di tanti
cristiani di proseguire senza timore sulla
via, faticosa ma necessaria, del
dialogo, della conoscenza reciproca,
dell'empatia con le musulmane e i
musulmani che vivono in Italia.
A tale proposito, potremmo raccogliere e
render noti i momenti pubblici in
cui l'appello verra' presentato,
commentato, discusso. Come sempre, il
sottoscritto e Giovanni Sarubbi sono
disponibili a fare da "moltiplicatori"
delle notizie che ci farete sapere.
Abbiate un forte abbraccio, dovunque voi
siate, e grazie ancora a nome del
dialogo e della "convivialita' delle
differenze".
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