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Bologna, 11 Gennaio 2002

LETTERA APERTA

Inaugurazioni, taglio nastri e chiesa cattolica

di Domenico Manaresi

 

Inaugurazione Anno Giudiziario. Parla il Procuratore Generale della Corte di Cassazione: dallo schermo TV si vedono chiaramente seduti in attento ascolto il Presidente Ciampi, Berlusconi e tanti uomini politici.

Tra Ciampi e Berlusconi spicca la vesta nera con bordi color rosso-porpora di un cardinale della chiesa cattolica. Si tratta di Ruini, Presidente della CEI, la Conferenza Episcopale Italiana.

Inevitabilmente il mio ricordo va alle tante fiere, mostre, inaugurazioni e quant’altro, tutte caratterizzate dal fatto che a tagliare il fatidico e tradizionale nastro tricolore è quasi sempre un Episcopo di santa chiesa cattolica, possibilmente cardinale, mai o quasi mai meno di vescovo ausiliare.

Nella mia ignoranza teologica ho sempre presupposto che gli Episcopi (cardinali o semplici vescovi ausiliari) fossero i successori degli Apostoli, di quei dodici uomini cioè cui un paio di millenni fa fu detto (Marco 16,15) "…andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura…" e anche (Matteo 28, 19) "…andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni…", e mai (almeno così mi risulta) fu detto loro "andate, siate sempre presenti a cerimonie civili e tagliate nastri…".

Battute a parte, pur nella consapevolezza che in Italia c’è un Concordato fra Stato e Chiesa cattolica che dà alla stessa chiesa un buon numero di privilegi, presumo che tutto ciò debba e possa avvenire nell’ambito (come recita la nostra Costituzione all’art. 7) di una totale reciproca autonomia.

Allora credo sia lecito chiedersi: perché è sempre presente un "porporato" (cioè un rappresentante della chiesa cattolica) in ogni manifestazione prettamente civile o (peggio) tipicamente economica?

So bene che la chiesa cattolica è anche "istituzione umana" cui va il dovuto rispetto… ma in uno Stato laico (quale - almeno de iure, fino a prova contraria - è l’Italia) un tale rispetto penso sarebbe dovuto a tutte le chiese o associazioni religiose presenti.

La religione cattolica dal 1984 non è più "religione di Stato"… e allora perché non far "tagliare nastri" anche ai rabbini, ai capi religiosi musulmani, ai pastori valdesi, metodisti e quant’altro? Forse essi stessi - con grande buon senso - rifiuterebbero!

Penso che anche la chiesa cattolica dovrebbe avere quel "buon senso" e far un passo indietro, diminuendo abbondantemente questo "presenzialismo esteriore" che, a mio avviso, ne diminuisce il prestigio vero. Credo che l’efficacia di quell’annuncio di cui ci parla Marco e Matteo possa ottenersi soprattutto (forse soltanto) con una vera testimonianza di evangelicità e di profezia.

Shalom a tutti!

 

 

Mitt. Domenico Manaresi - via Gubellini, 6 - 40141 Bologna - tel&fax 051-6233923 – e-mail: bon4084@iperbole.bologna.it

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Mittente:
Domenico Manaresi
Via Pietro Gubellini, 6
I-40141 Bologna
Tel&Fax: (39) 051-6233923
cellulare: 333-9082141 oppure 360-588695
e-mail: bon4084@iperbole.bologna.it

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