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Omosessualità e Chiesa, una rottura? Angelo
Cari amici, care amiche,
Il giorno di San Valentino, il Vescovo
di Pinerolo (TO) ha deciso di
estromettere dalla Chiesa Don Franco
Barbero, un sacerdote di 63 anni,
responsabile della Comunità Cristiana
di Base di Pinerolo, reo di avere
sulla spinosa questione
dell'omosessualità opinioni diverse da quelle delle
alte gerarchie cattoliche.
I media ora travisano e millantano
condannando questo prete che avrebbe
"celebrato matrimoni
omosessuali". Ma mai don Franco ha preteso di celebrare
matrimoni o di riconoscere unioni di
fatto, ma ha semplicemente benedetto
l'amore fra due uomini o due donne, il
donarsi di due vite l'una all'altra,
benedizione che non si può negare a
nessuno, nemmeno al più terribile dei
peccatori.
In nome di quale insegnamento della
Chiesa si scomunica un sacerdote che
impartisce benedizioni a dei poveri
peccatori? Ma la "legge nuova" non era
una sola? Non si chiamava "Charitas"
questa unica legge?
In nome di quale dottrina si dice
"non deve essere considerato prete" quando
mani di Vescovo lo hanno consacrato e
gli hanno impresso il carattere
dell'ordinazione sacerdotale che nessuno
può permettersi di mettere in
dubbio?
Nessuno ha mai preteso riconoscimenti
pubblici dell'omosessualità da don
Franco, nessuno ha mai preteso matrimoni
o unioni pubbliche né pubblicità,
semplicemente la mano benedicente e
paterna del Padre tramite le mani
tremanti e indegne di un suo sacerdote.
Così come esiste un amore
"casto" fra due sposi, purificato dalla donazione
e dal "fine unitivo" che è
alla base del vincolo sacro del matrimonio...
perché non può essere anche lo stesso
amore per due omosessuali?
Contro-natura? Beh ma quando la smetterà
la chiesa di voler insegnare cosa è
contro e cosa è con la natura? La
chiesa si sbagliò con Galileo quanto alla
natura e ancora si sbaglierà se
continuerà a proporre falsi e abietti
moralismi anziché la Parola di Dio che
S.Agostino aveva estremizzato ma
aveva capito nel suo "Ama et fac
quod vis"!
Anche per noi gay è difficile credere,
è difficile amare, è difficile essere
fedeli, è difficile donarsi totalmente
all'altro... e in questo abbiamo
bisogno dell'aiuto del Padre e lo
otteniamo spesso: per fortuna i sacramenti
della penitenza e dell'eucarestia non ci
sono ancora negati!
Perché allora condannare un sacerdote
che, visto il fenomeno millenario
dell'omosessualità, cerchi di
indirizzarlo al bene attraverso una
preparazione, uno studio alla luce della
fede e dell'aiuto psicologico?
Che un povero sacerdote debba pagare
perché insegna la Parola di Dio, dà
buoni consigli, conforta, aiuta,
benedice... questo è davvero inconcepibile!
A Milano il Card. Martini ha designato
ben due sacerdoti giovani che fanno
assistenza alla comunità gay, possibile
che Pinerolo sia così distante da
Milano?
Don Oreste Benzi, dal canto suo, ha
sempre accolto e benedetto gli
omosessuali, molti dei quali fanno opere
di volontariato nelle sue case di
carità.
Certo questo è incomprensibile per chi
considera l'omosessualità qualcosa di
abietto, perverso e sporco e non capisce
la gravissima crisi di coscenza che
attanaglia ogni omosessuale credente.
Ci rendiamo conto che ci sono moltissimi
ragazzi che si suicidano per colpa
di questo invincibile e terribile
conflitto di coscienza? La via d'uscita?
Un amore casto e fedele, una donazione
totale, spontanea a Dio e, in Lui,
all'amato o all'amata; proprio come per
un uomo e una donna ma che non
possono avere la gioia della
discendenza... che non possono adempiere al
"fine procreativo" della loro
unione sacra.
Non conosco don Franco ma oggi lo sento
molto vicino perché come lui sono
spesso vittima di pregiudizi e
incomprensioni, sia da chi crede che da chi
non ha fede... forse non a torto visti
gli eccessi della comunità gay
nazionale e internazionale; ma sbaglia
chi pensa che la fede e la moralità
delle cosiddette "coppie
eterosessuali" sia migliore o più sana; anzi,
spesso c'è maggiore ipocrisia e
nascondimento del male, degli eccessi
sessisti e dell'infedeltà.
Ma agli eterosessuali questo è
concesso! Anche se essi sono atei, oppure
priapisti, ninfomani, puttanieri
(scusate la volgarità della parola che
negli altri delle curie diocesane forse
stona, ma credo renda) o ancora
sodomiti... a loro si concede il
matrimonio cristiano, in chiesa... dopo una
sommaria (e spesso ridicola) serie di
"incontri di formazione" che non
cambieranno mai davvero la loro vita e i
loro comportamenti. Questo è il
vero scandalo!
E così ecco oceani di sofferenze perché
"lui mi tradisce", "lei non mi
comprende", senza riuscire a capire
che il male vero non è solo il sessismo
ma l'individualismo osceno, la mancanza
di fede, di capacità di uscire da se
per "affidarsi a"... e anche
l'incapacità della Chiesa di educare le persone
e formare le loro coscienze al bene
vero, alla donazione totale e piena
della loro persona, eterosessuali od
omosessuali che siano.
"Incontri di formazione" come
questi, stile catechismo "vecchio stampo"
(stile "imbuto"... ovevro come
recuperare in 10 ore quello che si è perso in
20 anni) serviranno solo a mettere la
coscienza a posto a tanti parroci.
Se don Franco avesse deliberatamente
disobbedito al Vescovo, avesse
predicato dottrine contrarie alla fede,
avesse cercato la separazione dalla
Chiesa o intrattenesse o avesse
intrattenuto una relazione omosessuale
allora tutto questo sarebbe minimamente
comprensibile, ma non credo questo
sia il suo caso.
E allora perché?? Perché questa
reazione assurda del Vescovo che ha creato
il vero scandalo e ha dato una eco
immensa alla cosa che questa eco non
meritava... Ma Gesù non andava a pranzo
dai ladri? E non fu una prostituta
ad asciugargli i piedi e ad amarlo
teneramente? I suei discepoli non erano
forse degli ignoranti pescatori e dei
ladri? 2.000 anni non ci hanno davvero
ancora insegnato niente?
Questa lettera è certo incompleta,
sconclusionata, polemica... scusate se ha
urtato la vostra sensibilità e scusate
lo sfogo! Vi invito a ragionare e
pregare su tutto questo ed a lasciare
che le vostre coscienze ne siano
minimamente mosse... perchè dal
prossimo San Valentino nessuno sia escluso.
Un vostro fratello Omosessuale e
Cattolico.
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