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Manifesto delle associazioni cristiane per i G8
I PARTE
Ai leader del G8
La persona umana si guida da sé mediante
l'intelligenza e la volontà;
esiste non soltanto fisicamente, c'è in
lui un esistere più ricco e più
elevato,
una sovresistenza spirituale nella
conoscenza e nell'amore.
E' così in qualche modo un tutto e non
soltanto una parte,
un universo a sé, un microcosmo in cui il
grande universo può,
tutto intero, essere contenuto per mezzo
della conoscenza;
mediante l'amore può darsi liberamente ad
altri esseri
che per lui sono come altri se stesso -
relazione questa,
di cui non è possibile trovare
l'equivalente
in tutto l'universo fisico. Jacques
Maritain
Tutti siamo persone e la vita umana è
valore universale.
Garantirla nel suo esistere e tutelarla
nella sua dignità è responsabilità
politica che la
comunità internazionale, insieme a
ciascuno di noi, è chiamata ad esercitare
per il
raggiungimento del bene comune.
Oggi nel mondo la dignità della vita
umana è violata. Molti sono gli ambiti
in cui questo
accade, dalla guerra alla povertà, dal
sapere privilegio di alcuni al potere
monopolio di
pochi.
Noi sentiamo l'impegno di appartenere ad
una famiglia, quella umana, che va
oltre i confini
nazionali e le logiche economiche.
Crediamo che tutti siamo veramente
responsabili di tutti e non possiamo
rimanere indifferenti di fronte alle clamorose
differenze che esistono nella vita delle persone sul
nostro pianeta.
Affermiamo che ogni uomo è una risorsa,
un bene prezioso per gli altri, e a
sua volta chiede
agli altri di essere accompagnato e
aiutato nel suo cammino verso il
compimento definitivo.
Nessuna persona può essere considerata
solo un soggetto economico passivo il
cui valore
è commisurato alla sua capacità di
acquisto.
Noi siamo qui.
Noi siamo qui per ricordarvi che voi siete
noi. Voi, responsabili delle
nostre nazioni, siete i
nostri rappresentanti. Voi avete una
grande responsabilità.
Voi non siete il governo del mondo, ma
quanto decidete ha inevitabili
ripercussioni su molti,
anche al di fuori dei confini dei nostri
paesi.
Noi siamo qui perché anche noi abbiamo un
sogno da realizzare: non vogliamo
più essere i
ricchi che guardano ai poveri da aiutare.
Vogliamo essere cittadini di un
mondo e di una
comunità solidale che diano a tutti lo
stesso diritto di avere necessità e
offrire opportunità.
Noi siamo qui perché vogliamo realizzare
il nostro sogno.
Per questo facciamo a voi, che siete i
nostri rappresentanti, le richieste
che riteniamo punto
di partenza perché ogni persona di oggi e
di domani possa vivere
autenticamente libertà,
solidarietà e dignità.
II PARTE
- LA NOTTE -
I conflitti / La guerra
La dignità della vita umana è offesa nel
nostro pianeta da conflitti che
coinvolgono
popolazioni vulnerabili. Donne e uomini,
bambini, adulti e anziani, in
divisa o abiti civili,
sono attori spesso inconsapevoli di
copioni scritti, più o meno
intenzionalmente, da altre
mani, in altre lingue e in altri luoghi.
Noi esigiamo che voi, nostri
rappresentanti, lavoriate
con chiarezza e determinazione per
Rendere inequivocabile il ruolo dell'ONU come primo attore della pace nel mondo Rafforzare l'intervento autorevole dell'ONU, privilegiando approcci 'regionali', in tutti i conflitti, anche quelli interni quando violano la libertà delle popolazioni civili. Combattere autenticamente il mercato delle armi, a partire dall'informazione su tutte le operazioni di vendita e acquisto. Nessuna copertura finanziaria pubblica deve essere data a chi le produce e le vende. Non sprecare il denaro. Vogliamo che le risorse non vengano gettate in progetti di difesa inutili, come lo scudo spaziale, ma siano utilizzate per eliminare le cause che originano i conflitti, prima fra tutte la povertà. Il Debito Il peso del debito estero dei Paesi del Sud compromette la dignità della vita umana di milioni di persone. Tuttora risorse finanziarie preziose e scarse vengono utilizzate dai paesi impoveriti per pagare i loro creditori, cioè i governi del Nord, cioè noi! In occasione del Giubileo vi abbiamo chiesto azioni coraggiose. Voi ci avete ascoltato solo in parte. Ci inorridisce pensare che il denaro che ancora incassiamo, per quanto ridotto rispetto agli anni scorsi, sia sottratto da interventi per dare case, cibo, medicine e istruzione a persone che sono per noi come altri noi stessi. Vi chiediamo perciò ancora con forza di: Cancellare tutto il debito accumulato sino al 19 giugno 1999, la data della grande manifestazione di Colonia. Nel vostro linguaggio si tratta dello spostamento della data che divide il debito cancellabile da quello non cancellabile (cut off date). Cambiare i parametri che permettono di partecipare alla iniziativa internazionale per i paesi gravemente indebitati (iniziativa HIPC). Vogliamo che nei paesi indebitati siano assicurati beni e servizi fondamentali a tutti i cittadini. Solo il denaro restante dopo queste spese può essere utilizzato per pagare il debito. Concordare con i paesi indebitati e i rappresentanti della società civile del Sud e del Nord l'istituzione di un "Processo di arbitrato internazionale equo e trasparente" per valutare in termini di giustizia l'ammontare effettivo del debito delle nazioni. La remissione del debito è questione di giustizia prima che di solidarietà. Povertà Nel pianeta la dignità della vita umana è offesa dalla scandalosa differenza tra la vita dei paesi ricchi e di quelli da questi impoveriti. Un bambino su venti in Africa muore prima di compiere cinque anni. Un bambino su due non va a scuola. E' una situazione che ci fa orrore e di cui siamo e siete corresponsabili. Noi ci impegniamo a stili di vita nuovi, più equi e più solidali, ma nello stesso tempo, poiché rappresentate la nostra voce, vogliamo che voi impegniate le nostre nazioni a: Onorare da subito l'impegno, assunto e non mantenuto, di finanziare l'aiuto allo sviluppo con lo 0,7% del PIL dei nostri paesi. Oggi la media è minore della metà. Promuovere e rafforzare, nelle sedi internazionali, l'utilizzo dei programmi di riduzione della povertà che prevedano un autentico coinvolgimento della società civile. Favorire con il sostegno di mezzi finanziari e assistenza tecnica, l'azione dei governi dei paesi impoveriti perché sia garantito a tutte le popolazioni il diritto alle cure sanitarie e alla istruzione. III PARTE - UNA LUCE CHE SORGE - Costruire il futuro: globalizzare la solidarietà e le responsabilit. La dignità della vita sul nostro pianeta, al Nord come al Sud, può essere tutelata solo attraverso un forte, condiviso e rispettato sistema di regole, in cui non il più forte abbia maggiori diritti, ma il più debole. Non è questo ciò che accade oggi nel mondo. Voi siete i nostri rappresentanti. Vi chiediamo quindi di non nascondervi dietro facili giustificazioni, ma di rispondere con chiarezza a queste richieste: IL MERCATO FRA LIBERTÀ E RESPONSABILITÀ Vogliamo che sia creato un sistema di regole nel commercio internazionale che permetta a tutti i paesi, e in particolare ai più impoveriti, di offrire sul mercato le proprie merci ad un prezzo equo, abolendo le barriere, a cominciare dalle nazioni del G8, e, per i prodotti agro-alimentari, prevedendo un meccanismo di regolamentazione produttiva e distributiva che definisca quote produttive alle nazioni e garantisca stabilità dei prezzi. Vogliamo una vera libertà di mercato, in cui tutti siano liberi di acquistare conoscendo con precisione che cosa viene loro offerto e a tutti sia data possibilità di vendere i propri prodotti. Non è quello che accade oggi. Vogliamo un impegno immediato e concreto di denuncia dei paradisi fiscali e finanziari. Impegnatevi nelle diverse sedi internazionali per la definizione e la pubblicazione delle liste dei paesi che permettono il riciclaggio di denaro sporco e offrono riparo fiscale per speculazioni selvagge. Vogliamo, a cominciare dai nostri paesi, una tassa sulle transazioni valutarie (del tipo della Tobin Tax) che renda costosi i trasferimenti internazionali di denaro a scopo speculativo e offra il ricavato per finanziare lo sviluppo. IL LAVORO STRUMENTO PER LA DIGNITÀ DELLA VITA Vogliamo che sia migliorata e venga applicata la legislazione internazionale che impedisce lo sfruttamento lavorativo delle persone. Costo del lavoro più basso e più competitivo non deve significare umiliante. L'AMBIENTE DOVERE GLOBALE Vogliamo che siano riconfermati immediatamente gli accordi di Kyoto in tema ambientale e che sia indicato in modo trasparente il percorso futuro di rafforzamento dell'azione di tutela del Creato. LIBERTÀ E DEMOCRAZIA ECONOMICA Vogliamo un'economia libera in cui siano impedite posizioni di monopolio, come quelle assunte da alcune multinazionali in grado di alterare il mercato e l'informazione sulla loro azione. Allo stesso modo vogliamo sia garantita un'informazione libera. I paesi del G8 devono promuovere leggi che garantiscano a livello nazionale e internazionale la pluralità dei media e degli editori, vietando monopoli, per permettere una libertà responsabile a tutti i cittadini. Vogliamo un'informazione trasparente anche sulle caratteristiche dei prodotti alimentari in generale e in particolare degli organismi geneticamente modificati. LA SCIENZA PER TUTTI Vogliamo che sia finanziata fortemente la ricerca pubblica in campo sanitario, per rendere possibile la produzione di farmaci per le malattie diffuse tra le popolazioni più povere. Vogliamo regole che consentano produzione e distribuzione dei medicinali a costi sostenibili per le popolazioni più povere. Questo significa affrontare anche la questione della riforma della proprietà intellettuale A Tor Vergata abbiamo ascoltato le parole del Papa. "Cari amici, vedo in voi le "sentinelle del mattino" (cfr Is 21, 11-12) in quest'alba del terzo millennio. Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete a essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete a un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame; restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti." E' esattamente quello che vogliamo fare. LE ORGANIZZAZIONI FIRMATARIE ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) - AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) - ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo Italia) - AZIONE CATTOLICA ITALIANA - CENTRO SPORTIVO ITALIANO - CENTRO TURISTICO GIOVANILE - CENTRO VOLONTARI SOFFERENZA - CIMI (Conferenza Istituti Missionari in Italia) - COMUNITA' S. EGIDIO - FOCSIV (Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario) - FRANCESCANE MISSIONARIE DI MARIA - FUCI (Federazione Universitari Cattolici Italiani) - GIFRA (Gioventù Francescana osservanza frati minori) - GIFRA (Gioventù Francescana osservanza frati cappuccini) - GIOC (Gioventù Operaia Cristiana) - GIOVANI PER UN MONDO UNITO (Movimento dei Focolari) - MISSIONARI COMBONIANI - MISSIONARIE COMBONIANE - MISSIONARI DELLA CONSOLATA - MISSIONARIE DELLA CONSOLATA - MISSIONARI SAVERIANI - MISSIONARIE DI MARIA (Saveriane) MISSIONARI D'AFRICA (Padri Bianchi) - MISSIONARIE NOSTRA SIGNORA DEGLI APOSTOLI - MISSIONARIE DELL'IMMACOLATA - MISSIONARIE MARISTE -MOVIMENTO APOSTOLICO CIECHI - MOVIMENTO EUCARISTICO GIOVANILE - MOVIMENTO GIOVENTU' SMALDONIANA - MOVIMENTO GIOVANILE COSTRUIRE - MOVIMENTO GIOVANILE MISSIONARIO - MOVIMENTO GIOVANILE SALESIANO - MOVIMENTO PRO SANCTITATE - PAX CHRISTI - PAPA GIOVANNI XXIII - PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) - RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO - SALESIANI - SALESIANE (Figlie Di Maria Ausiliatrice) - SCS-CNOS (Servizi Civili e Sociali del Centro Nazionale Opere Salesiane) - SOCIETA' MISSIONI AFRICANE - SOCIETA' S. VINCENZO DE' PAOLI - VERBITI
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