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La testimonianza di Stefano Agnoletto

 
Quante menzogne....  Cari amici, allora io ero a Genova. Io ho visto.
Non date retta ai giornali ed ai telegiornali. E' stata una cosa
pazzesca, un massacro. E' difficile raccontare cio' che e' avvenuto
tra venerdi' e sabato. Per farlo mi aiuto con quello che ho visto io e
quello che hanno visto altri carissimi amici presenti a Genova.

Vi prego di avere la pazienza di leggere e' veramente la cronaca di un
incubo che difficilmente sentirete sui grandi mass media.

1.  Io arrivo giovedi' a Genova dopo la festosa manifestazione dei
migranti, 50.000 persone. Ci sono i campi di raccolta, siamo
tantissimi. Migliaia di persone assolutamente pacifiche, un clima
meraviglioso (vi ricordate i campi scout?)  si discuteva si cantava si
stava bene insieme. Scout e militanti, volontari e professionisti e
venerdi' mattina iniziamo le piazze tematiche in una citta'
blindata:le varie associazioni si troveranno sparse nella citta' per
fare un assedio festoso con danze, performance e slogan alla famosa
linea rossa. A questo punto sul lungo mare arriva il famoso Black
Bloc, alcuni di loro vengono visti parlare con la polizia, altri
direttamente escono dalle loro fila. Parlano soprattutto tedesco.
Iniziano a sfasciare tutto. Polizia e carabinieri stanno fermi. I
Black Bloc cercano di infilarsi nel corteo dei lavoratori aderenti ai
COBAS e altri sindacati,  di cui picchiano uno dei leader, vengono
respinti a fatica. Poi i black blok puntano sulla prima piazza
tematica (centri sociali), piombano armati fino ai denti. La polizia
li insegue, i manifestanti si trovano attaccati prima dai black e poi
dalla polizia che a quel punto inizia le cariche violentissime. I
Black se ne vanno e piombano sulla piazza dove c'era la rete di
Lilliput (commercio equo, gruppi cattolici di base, Mani Tese..ecc.).
La gente facendo resistenza pacifica cerca di  allontanarli. La
polizia insegue: carica la piazza. La gente alza le mani grida pace!
Volano lacrimogeni manganellate. Ci sono feriti. I Black se ne vanno e
continuano a distruggere la citta'... 300-400 del Black Bloc vagano
per Genova, chi li guida conosce perfetttamente la citta': il loro
percorso di distruzione punta a raggiungere tutte le piazze tematiche
dove ci sono le iniziative del movimento.. E' impressionante. Si
muovono militarmente, si infiltrano, i capi gridano ordini, gli altri
agiscono. E a ruota arrivano polizia e carabinieri. Intanto nella
piazza tematica dove c'e' l'ARCI e l'Associazione Attac ecc.: tutto va
bene, nel primo pomeriggio si decide di andarsene dal confine con la
linea rossa fino ad allora assediata con canti, scenette, ecc. La
gente sfolla verso Piazza Dante, la polizia improvvisamente lancia
lacrimogeni alle spalle. Fuggi fuggi generale. Gli ospedali si
riempiono di feriti. Molti pero' non vanno a farsi medicare in
ospedale: la polizia ferma tutti quelli che ci arrivano. E' sera. La
gente e' sconvolta, molti inziano a essere presi dalla rabbia. Dei
black improvvisamente non si ha piu' notizia.  Alla cittadella dove
c'e' il ritrovo del Genoa Social Forum saremo diecimila.E' arrivata la
notizia della morte del ragazzo.   C'e' paura, i racconti di pestaggi
violentissimi si moltiplicano. Ragazzi e suore che piangono. C'e' un
sacco di gente ferita. Un anziano che piange con una benda in testa.
E' un pensionato metalmeccanico. C'e' Don Gallo della Comunita' di San
Benedetto. C'e' la mamma leader delle Madri di Plaza de Mayo in
Argentina, quelle che da anni cercano notizie dei loro figli
desaparecidos: dice che e' sconvolta per quello che ha visto con i
suoi occhi, gli ricordano troppo l'Argentina della dittatura: non
pensava fosse possibile in Italia. Intervengono mio fratello, Luca
Casarini delle tute bianche e Bertinotti (l'unico politico che ha
avuto il coraggio di correre) calmano tutti: ragazzi non uscite in
piccoli gruppi, non accettate la sfida della violenza. Si decide che
la risposta sara' la grande manifestazione del giorno dopo, saremo in
tantissimi, pacificamente contro tutte le provocazioni e le violenze
di black block e forze dell'ordine. Il senatore Malabarba racconta che
e' stato in questura. Ha trovato strani personaggi vestiti da
manifestanti, parlano tedesco ed altre lingue straniere. Confabulano
con la polizia e poi escono dalla questura.  Scoppia improvvisamente
un incendio in una banca vicino alla cittadella. Gli elicotteri ci
sono sopra: per piu' di 40 minuti non arriva ne' pompieri ne' niente.
Di notte uno dei campi dove siamo a dormire, il Carlini, viene
circondato dalla polizia. Entrate a perquisire, fate quello che
volete. La gente piange: implorano di non essere ancora caricati. La
polizia entra: nel campo non trova niente. 2.  Sabato: la grande
manifestazione, siamo veramente una moltitudine. Il corteo parte, ci
sono mille colori. Gente di tutto il mondo. Tutte le associazioni, il
volontariato, i contadini, i metalmeccanici, i Curdi, ....ecc. Canti,
danze, mille bandiere.  Piazzale Kennedy. Non ci sono scontri. Non
c'e' niente.
  Sbucano i black Block La polizia improvvisamente, senza alcun
  motivo,
spacca in due l'enorme manifestazione.  Si scatena la guerra. Cariche
dovunque, manganellate. Sono impazziti. La polizia carica i
metalmeccanici della FIOM, i giovani di Rifondazione. Iniziano
inseguimenti per tutta Genova. Chi rimane solo e' inseguito,
picchiato. Decine di persone testimoniano di inseguimenti e pestaggi
solo perche' riconosciuti come manifestanti. E' picchiato dalla
polizia un giornalista del Sunday Times (sul numero di oggi racconta
la sua avventura...). In un punto tranquillo della manifestazione, sul
lungomare, improvvisamente da un tetto vengono sparati lacrimogeni che
creano panico. Usano gas irritanti, producono dermatiti, non fanno
respirare.
  I Black Bloc? compaiono e scompaiono, nessuno li ferma. Attaccano un
ragazzo di Rifondazione. Gli spaccano la bandiera e lo picchiano.
Attaccano a pietrate i portavoce del Genoa Social Forum. Spaccano
vetrine ed incendiano. Sono armati fino ai denti: ma come ci sono
arrivati nella Genova blindatissima? La testa della grande
manifestazione e' tranquilla, il Genoa Social Forum fa l'appello di
defluire con calma, di non girare da soli per la citta'. Veniamo
indirizzati verso Marassi dove ci sono i pullman di quelli arrivati la
mattina. Siamo fermi li'. Non si puo' andare avanti: a piazzale
Kennedy e' guerra.
  Siamo in tanti fermi, seduti per terra. Improvvisamente partono i
lacrimogeni. Fuggi fuggi generale. Si cerca di tornare verso la
cittadella del Genoa Social Forum: passano camionette della polizia da
dove urlano: vi ammazzeremo tutti!  La seconda parte del corteo non
arrivera' mai alla piazza dove era prevista la conclusione. Tutte le
persone vengono caricate indistintamente sul lungo mare. Chi riesce
scappa nei vicoli verso la collina, dove si scatena una vera e propria
caccia all'uomo. 3.  Sabato notte, la manifestazione era ormai finita
da alcune ore, la polizia irrompe nella Sede stampa del Genoa Social
Forum. Picchiano tutti con una violenza impressionante. In particolare
sono interessati alla documentazione (testimonianze, video,
foto...ecc.) che raccontano quello avvenuto tra venerdi' e sabato:
sono molti attenti a distruggere tutto. Vengono distrutti tutti i PC e
tutto il materiale che trovano, viene arrestato l'avvocato che
coordina il gruppo di avvocati presenti a Genova. Viene distrutto o
portato via anche tutto il materiale che gli avvocati avevano raccolto
per difendere le persone arrestate. Adesso non si sa piu' neanche
quante sono e quali sono le accuse. Durante la perquisizione, fatta
senza alcun mandato, a parlamentari, avvocati, giornalisti e medici
e'impedito di entrare.  Le famose armi comparse oggi in conferenza
stampa ieri non si erano viste....rimangono i feriti e gli arrestati.
Del Black Bloc non si sa piu' niente. Vi assicuro, due giorni da
incubo: black block e forze dell'ordine hanno fatto un massacro e
volevano farlo.  Poliziotti e carabinieri erano stati montati in modo
pazzesco, fin da venerdi' mattina urlavano e insultavano. Gli hanno
veramente lavato il cervello. E poi oggi a sentire televisioni e
leggere giornali:  Dio mio sembra proprio un regime: dove hanno
scritto la verita' che tutti noi che eravamo li' abbiamo visto?
Divento poi matto a pensare che alcuni potranno ancora pensare: "voi
contestatori, dite le solite cazzate..."  Non fatevi imbrogliare,
abbiate il coraggio di mettere in discussione i vostri convincimenti
sulle meravigliose forze dell'ordine italiane e sugli apparati
democratici del nostro Stato. A Genova veramente e' avvenuto qualcosa
di pazzesco. Hanno inaugurato il nuovo governo.... Un'altra piccola
cosa: sul giovane ammazzato. La sapete la prima versione della
questura prima che comparissero i video? ammazzato da un sasso
lanciato da altri manifestanti....... Se pensate che molta della
documentazione raccolta da testimoni e' stata distrutta dopo
l'irruzione alla sede del Genoa Social Forum di questa notte....ci
rimangono le "sicure" versioni delle forze dell'ordine...   Meditate e
per favore fate girare, stampate, parlate, c'e' bisogno di raccontare
la verita'. A vostri amici, parenti, colleghi di lavoro. Vi prego non
voltatevi dall'altra parte. grazie Stefano P.S. Mio fratello e'
distrutto, mi ha detto: Ë pazzesco, sembra di essere nell' America
Latina negli anni 70. Forse neanche lui aveva capito fino in fondo con
chi aveva a che fare e che governo e responsabili delle forze
dell'ordine potessero arrivare a tanto.

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