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NEV - NOTIZIE EVANGELICHE
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EVANGELICHE IN ITALIA
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Lutero non
è come Bin Laden. Luterani italiani in polemica con
Buttiglione:
paragonare Martin Lutero a Bin Laden è una grave
affermazione, che mostra
scarsa conoscenza degli sviluppi del dialogo
ecumenico e fra le religioni.
"Lutero era un riformatore e un teologo. Non
voleva la divisione della
Chiesa, anzi ne ha sofferto".
Roma, 15
novembre 2001 (NEV-CS48) - Il ministro Buttiglione
ha paragonato
Bin Laden al riformatore Martin Lutero. Questa
opinione, riportata in un
articolo del 14 novembre sul quotidiano
"Libero", era già stata espressa
dal Ministro la scorsa settimana, nel corso di una
puntata della
trasmissione "Porta a Porta" condotta da
Bruno Vespa. La figura di Bin
Laden "sta dividendo l'Islam", sostiene
Buttiglione. "Non è un politico, è
un profeta come Martin Lutero".
Reagisce il Decano della Chiesa luterana in Italia:
affermazioni gravi, che
mostrano scarsa conoscenza del dialogo ecumenico ed
interreligioso.
"Ogni persona - scrive il Decano della Chiesa
luterana in Italia, Jürgen
Astfalk, in una lettera al direttore di
"Libero" - ha diritto di esporre la
propria opinione liberamente, ma da un ministro
della Repubblica italiana
ci si aspetterebbe, prima di formulare tali
paragoni, una conoscenza più
approfondita degli argomenti. Inoltre il paragone
espresso dal ministro
Buttiglione lascia supporre un basso livello delle
conoscenza sugli
sviluppi della discussione nel dialogo ecumenico fra
i cristiani, in
special modo fra la chiesa cattolica romana e quelle
protestanti".
"Osservando la storia in modo obbiettivo -
scrive ancora il Decano -
possiamo solo dire che Lutero non era un profeta, ma
un professore di
teologia. Egli ha riportato al sua valore originario
la dottrina della
giustificazione già insegnata da Agostino. La
rottura con la gerarchia
ecclesiastica avvenne sulla base del vergognoso
traffico delle indulgenze.
E che la sua critica al concetto dell'epoca sulle
indulgenze sia stata
giustificata, viene ammesso oggi anche da posizioni
ufficiali della Chiesa
cattolica romana. Che l'insistenza di Lutero sul
concetto di un Dio che ci
viene incontro sul piano della grazia venga
considerato giusto anche dalla
chiesa cattolica romana, viene dimostrato dalla
firma della "Dichiarazione
Congiunta sulla dottrina della Giustificazione"
avvenuta due anni ad
Augusta fa in un accordo fra la Federazione luterana
mondiale (l'unione
delle chiese luterane a livello mondiale) e la
Chiesa cattolica romana".
"Lutero non voleva una divisione della chiesa.
Anzi ne ha sofferto.
Sull'onda dell'entusiasmo di molti credenti e dei
responsabili politici
divenne il Riformatore di una chiesa malata. Non ha
dichiarato nessuna
guerra o rivoluzione. Si è rifiutato di diventare
la guida di una chiesa.
Che durante la Riforma si sia giunti ad una
divisione ecclesiastica, è
dipeso da diversi fattori di cui ambedue le parti
hanno la colpa.
Il paragone di Martin Lutero con un terrorista che
si pone volontariamente
al di fuori dei valori riconosciuti a livello
mondiale è non soltanto
storicamente sbagliato, ma - nella situazione
attuale - anche altamente
offensivo. Siamo volentieri disposi ad un colloquio
con il ministro
Buttiglione e gli auguriamo forza e benedizione
divina sul suo oneroso
officio in tempi tanto difficili", conclude il
Decano Astfalk.
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