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I cattolici e la politica: equidistanza o scelta?

dal forum di Namaste

 
Abbiamo ricevuto queste righe di consiglio sulla gestione del nostro sito
Siamo coscienti che si tratta di argomenti molto delicati, ma sui quali
sarebbe a nostro avviso molto utile un dibattito di chiarimento. Il tema è
il rapporto fra "essere cattolici" e "fare politica", o se preferite: "quali
idee possono offendere la cattolicità di una fede?", o infine: "qual è la
differenza fra l'atteggiamento dell'equidistanza e l'atteggiamento della
testa dello struzzo?" A chi può e vuole contribuire.

Carissimi ,
mentre non possiamo non congratularci per il bel sito da voi realizzato ,a
un esame piu approfondito pero' , non possiamo non rilevare alcune
contraddizioni che in esso appaiono evidenti e che possono creare problemi
per l'indipendenza politica del nostro portale cattolico e le finalita' che
intende perseguire .
Nella vostra visione alquanto unilaterale della realta' contemporanea alla
luce del pensiero cristiano ,dove usate un metro prettamente economico per
considerare valori come la giustizia e la pace , non possiamo non farvi
rilevare
che in esso compaiono articoli chiaramente di parte politica con simboli di
partiti politici che noi non possiamo accettare di qualsiasi appartenenza e
fede politica essi siano . Noi pur avendo le nostre simpatie politiche ,
dichiariamo la nostra estareneta' ed equidistanza da qualsiasi forza
politica della scena contemporanea .
Pensiamo che quanto appare sul votro sito sia in contrasto con quanto
dichiarato nei vostri statuti e fini della vostra associazione che non vuole
essere una associazione di chiara marca politica .
Mentre , percio' ,vi invitiamo a evitare alcuni eccessi , e in particolare
l'url e alcune posizioni offensive di altri cristiani assunte nella visione
maxista e materialista della realta di p.Alex Zanotelli, vi preghiamo di
conformarvi alla finalita' non chiaramente politica del nostro portale
cattolico come avvine per altri siti registrati normalmente .
Con la certezza che prenderete in considerazione queste nostre esigenze , vi
salutiamo
fraternamente .
Carlo Ruggiero
del portale tantumergo (www.tantumergo.com)

Viene poi riportato nella lettera l'articolo di Alex Zanotelli (L'orrore di
quel voto sporco) apparso su "Liberazione" e come tale ne viene citata la
fonte.

Risposta di Marco Ronconi, moderatore del forum

Io, come al solito, sono un po' prolisso...
Egregi,
mentre non possiamo non ringraziarvi per il vostro fraterno richiamo,
sviluppato in un tono di evidente affetto e simpatia, virtù così rare in
questo mondo così chiassoso, non possiamo tuttavia non rilevare nelle vostre
osservazioni alcune incongruenze che - è evidente - sono dovute ad una parte
di testo che è andato perduto e deve avere perciò inficiato il senso
profondo dei vostri fraterni consigli.
Secondo il testo da noi ricevuto, infatti, ci accusate - fraternamente, per
carità, ma sempre accusa si tratta - di propagandare appartenenze politiche;
in secondo luogo, ci diffidate dal dare voce a padre Zanotelli in quanto
anti-cristiano; in terzo luogo, ma in realtà è il rimprovero principale, ci
accusate di una "visione alquanto unilaterale della realtà".
Perdonatemi. Rimango evidentemente stupito da tali accuse, ma proverò -
quasi come gioco - a smontarle nell'attesa della vostra vera lettera, che
non ci è mai arrivata.
Riguardo alla prima accusa, non esistono nel nostro sito alcun rimando o
alcun simbolo di partiti politici italiani e stranieri, a meno che non sia
considerato tale il citare la fonte di un articolo o esprimere la propria
opinione di cittadino italiano relativamente alla cosa pubblica italiana.
Vietare la libertà di parola - ovviamente laddove allo stesso tempo chi
parla si assume le responsabilità delle proprie affermazioni in un contesto
dialogico - ci sembra un consiglio così incredibile, che non possiamo non
credere che soprattutto in questo punto, siano andate perse alcune
fondamentali righe della vostra missiva.
Riguardo Padre Zanotelli, nessuno dei nostri lettori ha contestato
pubblicamente le sue affermazioni. Nessuno di noi soci cristiani si è
sentito leso nel suo battesimo per quanto ha letto, tanto più che padre
Zanotelli - mi sembra - non è né scomunicato né si è rifiutato di pagare di
persona le proprie scelte (mai stati a Nairobi?). Se non siete d'accordo con
l'impostazione di padre Zanotelli e volete discuterne, potete aprire un
forum per spiegare da dove concludete che la sua analisi è marxista e
materialista (e mi pare di capire non solo non cristiana, ma addirittura
anticristiana, per cui Zanotelli è un eretico o un apostata). Saremmo
curiosi di dialogare su questo. Ospitiamo anche gente come voi, sapete?
Riguardo l'equidistanza da ogni partito politico, ci spiace, ma questo ci
sembra un assurdo. Vedete, a noi è stato insegnato - la tradizione
cristiana, intendo - che il battezzato non si pone in modo equidistante
dagli attori della scena politica. Non fare scelte in politica non equivale
all'imparzialità, ma al tradimento della missione; in termini evangelici -
se preferite - al fariseismo o al pilatismo, almeno oggi. Questo non
significa necessariamente appartenere ad un partito, ma significa criticare
o apprezzare le iniziative che i singoli soggetti politici - anche e
soprattutto i partiti - assumono a nome della collettività, come ogni tanto
capita che qualcuno di noi faccia sul sito.
Perdonate la lunga citazione che segue, ma è esemplificativa della nostra
impostazione. Sono stralci tratti da un documento del Concilio Vaticano II
(Gaudium et Spes 75). Sicuramente lo conoscete a memoria, ma lo inserisco
per gli altri soci di Namaste che umilmente non lo conoscono (per questo lo
scrivo in italiano e non in latino, perdonatemi; è Magistero ufficiale - e
del più alto - di Romana Chiesa):
"Tutti i cristiani devono prendere coscienza della propria speciale
vocazione nella comunità politica; essi devono essere d'esempio, sviluppando
in se stessi il senso della responsabilità e la dedizione al bene comune;
così da mostrare pure con i fatti come possano armonizzarsi l'autorità e la
libertà, l'iniziativa personale e la solidarietà di tutto il corpo sociale,
l'opportuna unità e la proficua diversità. Devono ammettere la legittima
molteplicità e diversità delle opzioni temporali e rispettare i cittadine
che, anche in gruppo, difendono in maniera onesta il loro punto di vista.
[...]
Bisogna curare assiduamente l'educazione civile e politica, oggi tanto
necessaria, sia per l'insieme del popolo, sia soprattutto per i giovani,
affinché tutti i cittadini possano svolgere il loro ruolo nella comunità
politica. Coloro che sono o possono diventare idonei per l'esercizio
dell'arte politica, così difficile ma insieme arte così nobile, si preparino
e si preoccupino di esercitarla [...] si prodighino con sincerità ed equità
al servizio di tutti, anzi con l'amore e la fortezza richiesti dalla vita
politica".
Più sopra si diceva: "I cittadini coltivino con magnanimità e lealtà l'amore
verso la patria, ma senza ristrettezze di spirito, cioè in modo tale da
prendere contemporaneamente sempre in considerazione e volere il bene di
tutta la famiglia umana, che è unita con ogni sorta di legami tra razze,
popoli e nazione".
Perdonateci, ma noi vogliamo fare politica, semplicemente perché ci è stato
detto che non si può essere cattolici senza. O abbiamo in mano una copia
manomessa dei documenti magisteriali? Per "politica", cito sintetizzando
altri passi di GS, intendiamo l'arte del dialogo e dell'incontro,
finalizzata alle decisioni responsabili in vista del bene comune. Sul nostro
sito, quindi, siamo evidentemente "unilaterali", per venire all'ultimo
vostro rimprovero, che per noi non è tale. Lo siamo perché ci sembra empio
pensare di non esserlo. Siamo schierati laddove la nostra coscienza ci
consiglia, ci sprona e ci critica, in attesa di altre posizioni unilaterali
con cui dialogare e arricchirci. E ascoltiamo le voci che ci sembrano più
interessanti - anche la vostra, infatti le daremo spazio su un forum -
perché siamo convinti che nessuno può offrire una visione che non sia
unilaterale, a meno di non ritenersi Dio. Gli uomini, a differenza Sua,
dialogano e parlano in libertà anche per questo loro fastidioso limite di
non essere Dio.
Ma.
Se, Dio non voglia, tutte le mie supposizioni sono errate - e quindi vi
ritenete Dio, in grado di essere equidistanti dai problemi del mondo e di
giudicare chi può essere tacciato di parlare a nome della "cattolicità" e
chi no, sostituendovi quindi in modo eretico al valore di un battesimo e di
un magistero ecclesiale - mi scuso per quanto sto per dire, ma spero che ne
capirete il senso fraterno.
Se tutte le mie supposizioni sono errate - dicevo - vi preghiamo di levarci
dal vostro portale, perché, come dice il Salmo 1, "non vorremmo sedere in
compagnia degli empi". Vi diffideremmo inoltre dall'appellare le vostre
iniziative con l'aggettivo "cattolico", in quanto il vostro operato non ci
sembra conforme con gli insegnamenti ufficiali; relativamente a questo
punto, ci riserviamo prima di consultare il Codice di Diritto Canonico che
non ho in questo momento sotto mano.
In ogni caso, vi garantiamo un ricordo nella preghiera e un sincero
benvenuto ogni qualvolta lo desidererete sul nostro sito.
Paternamente,
Marco Ronconi



Chiunque volesse partecipare al forum di Namaste su questo tema vada
all'indirizzo

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