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PeaceLink lancia
assieme alla Global PeaceCampaign giapponese e al
Movimento "Veterans
for Peace" questo appello mondiale di Woody Powell,
ex-combattente
americano nella guerra di Corea.
LA MIGLIOR DIFESA di Woody Powell del Movimento "Veterans for Peace" Cari amici italiani,
come potete immaginare facilmente, gli
attacchi al World Trade Center di
New York e al Pentagono a Washington
sono stati gli atti criminali piu'
atroci mai perpetrati nel mio paese.
Soffro per le persone morte e insieme
a quelle sopravvissute, tra le quali un
caro cugino.
Avendo anch'io provato gli stessi stati
d'animo nella guerra in Corea,
capisco e condivido i sentimenti d'incredulita',
sgomento, paura, angoscia
e rabbia che ci colgono in situazioni
come questa. Nel mio caso, dopo la
rabbia, pero' -grazie a Dio!- e' tornato
l'equilibrio. Dobbiamo essere
equilibrati mentalmente per affrontare
in maniera efficace il terrorismo e
sconfiggerelo. Tutto cio' sara' a nostro
vantaggio giacche' i terroristi
sono ancora rimasti legati alla rabbia,
rinchiusi dentro il rigido pensiero
del fondamentalismo.
Credo che sia un obbligo del nostro
governo combattere il terrorismo in
modo che non si riproducano le
condizioni che lo hanno generato. Cio'
significa, tra le altre cose, conoscere
quali sono queste condizioni e come
sono nate. Significa capire i
terroristi. Conoscere il proprio nemico.
Ogni volta che illustro questo punto mi
si accusa di giustificare l'atto in
se'. Lasciatemi dire categoricamente che
capire il motivo dell'attacco non
significa giustificarlo. Cio' semmai ci
offre un indizio su come agire per
un reale contributo alla sicurezza
nazionale e mondiale.
ORA CHE STIAMO BOMBARDANDO L'AFGHANISTAN,
le necessita' si fanno piu'
urgenti. Ci sono milioni di Afghani che
stanno per morire di fame e di
freddo perche' gli aiuti, a causa delle
bombe, non riescono a raggiungerli.
Credo che dovremmo FERMARE I
BOMBARDAMENTI e rivolgere la nostra attenzione
alla soluzione di questo disastro
umanitario. Le nostre considerevoli
risorse dovrebbero essere utilizzate per
alleviare le sofferenze umane e
non per crearne di ulteriori.
Non credo che dovremmo intervenire con
operazioni di terra perche' cio'
porterebbe la regione ad affrontare un
conflitto a lungo termine senza la
speranza di un'eventuale stabilita'.
Dovremmo ritirarci, mandar giu' il
nostro orgoglio e la nostra sete di
vendetta ed intraprendere il piu'
difficile tragitto dello sviluppo del
dialogo con i nostri opponenti. In
altre parole, PRATICARE LA DIPLOMAZIA.
Se non ce la facciamo da soli dovremmo
invitare una terza parte al tavolo
delle trattative e partecipare ad un
procedimento che non sara' solo sotto
il nostro controllo. E difficile per
l'America pensare in questo modo.
Parte di questo processo dovrebbe
includere la consegna alla giustizia dei
criminali che ci hanno attaccato. Vorrei
che le Nazioni Unite fossero messe
in condizioni di portare a termine
questo compito. Sarebbe auspicabile un
processo effettuato da un tribunale
internazionale.
E POI DOPO?
Qualunque piano dovrebbe includere uno
studio serio sulle nostre relazioni
con le popolazioni del mondo, e non solo
con i loro governi, spesso
improvvisati e impopolari. La convivenza
reciproca richiede di trovare il
giusto sistema per diventare i vicini di
casa migliori.
Ci sono motivi per cui la maggior parte
del mondo ci vede come sfruttatori
opportunistici di risorse vitali,
piuttosto che come commercianti
all'interno di un mercato libero.
Dobbiamo capire questi
motivi. Dobbiamo cambiare le nostre
percezioni non attraverso delle
relazioni pubbliche false ma con un
atteggiamento nuovo e una politica di
reciproca negoziazione.
COSA STANNO FACENDO I VETERANI PER LA
PACE?
I nostri membri sono impegnati in tutta
l'America portando avanti programmi
educativi che permettano alla gente di
esaminare la politica pubblica in
maniera critica, scrivendo editoriali,
parlando agli studenti o ad ogni
gruppo che ci ascolti, cercando insieme
con loro la risposta a domande
come: "Perche non si fidano
dell'America ed hanno paura? ". All'estero, in
collaborazione con delle persone del
posto, eseguiamo dei progetti per
alleviare i danni causati dalle guerre.
In Irak, per esempio,
abbiamo ripristinato il sistema d'acqua
potabile per 60.000 abitanti.
Stiamo facendo ricerche, conferenze,
cercando il modo migliore per guidare
la nostra democrazia a migliorare la
sicurezza mondiale; stiamo lavorando
per un tempo in cui il terrorismo non
sara' piu' considerato come la scelta
finale dei senza speranza.
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CONTRIBUTO ALLA PACE MONDIALE D'UN
"VETERANO PER LA PACE"
Questa lettera e' stata scritta da Woody
Powell, ex-combattente americano
nella guerra di Corea e Presidente del
Movimento "Veterani per la pace",
fondato negli USA nel 1985 per
promuovere risposte non-violente ai problemi
mondiali e per abolire la guerra come
strumento della plolitica
internazionale. "Veterani per la
pace" e' un'ONG (Organizzazione Non
Governativa) rappresentata alle Nazioni
Unite.
Questa lettera e' diffusa dalla Global
Peace Campaign (www.peace2001.org),
un movimento nato in Giappone, il 15 di
settembre, quattro giorni dopo la
tragedia USA e dal movimento italiano
PeaceLink (www.peacelink.it).
Tra le iniziative promosse dalla Global
Peace Campaign, proprio in questi
giorni, si sta istituendo un premio per
la pace, il "Global Peacemaker
Award", per coloro che si
adoperano, sia con le idee sia con i fatti, per
l'eliminazione del terrorismo e della
guerra nel mondo. Per ulteriori
informazioni, vedere: www.bestgame.org
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